Legambiente premia 3 Comuni "RICICLONI" e “RIFIUTI FREE” gestiti dalla multiutility GARDA UNO
Dove cresce la differenziata, diminuisce anche la produzione dei rifiuti
Premiati da Legambiente 3 Comuni "RICICLONI" e “RIFIUTI FREE” gestiti dalla multiutility GARDA UNO:
- PREVALLE (88% RD), OFFLAGA (86% RD) e CALVAGESE della RIVIERA (83% RD)
- PREVALLE (50 Kg/ab/anno), OFFLAGA (53,5 Kg/ab/anno), CALVAGESE (68 Kg/ab/anno)
Il direttore del servizio Igiene urbana Massimo Pedercini (Garda Uno): “Non puntiamo soltanto sulla differenziazione delle diverse frazioni raccolte, ma soprattutto sul calo dei rifiuti e sulla qualità della materia raccolta. Così si fa economia circolare”. “Il merito? Dei cittadini, dell'amministrazione e del gestore”..
Più si differenziano i rifiuti, minore è la quota complessiva di tutti quelli che si producono.
È un fenomeno che si osserva nei Comuni “ricicloni”, quelli premiati ieri da Legambiente per aver raggiunto due risultati: una raccolta differenziata oltre l’80% (da qui l’appellativo ricicloni) e una produzione di rifiuti indifferenziati non superiore a 75 kg l’anno per abitante (Comuni “rifiuti free”).
Tra i Comuni premiati ce ne sono tre dove la gestione è affidata alla multiutility Garda Uno:
- Prevalle (88% di rifiuti differenziati),
- Offlaga (86%)
- Calvagese (83%).
Ma in questi tre paesi è molto bassa anche la quota di rifiuti non riciclabili prodotti dal singolo cittadino, come riportato nei dati diffusi da Legambiente Lombardia:
- 50,4 Kg di indifferenziato l’anno a Prevalle,
- 53,5 Kg a Offlaga
- 68,6 Kg a Calvagese.
Tanto per avere un’idea: Brescia città è a 163 Kg di indifferenziato l’anno, Bergamo a 112 Kg.
“In Garda Uno non puntiamo soltanto sulla differenziazione delle diverse frazioni raccolte, ma soprattutto sul calo dei rifiuti e sulla qualità della materia raccolta”.
A spiegarlo è il direttore del servizio Igiene Urbana di Garda Uno, Massimo Pedercini, che aggiunge: “Più il rifiuto è differenziato in modo corretto, maggiore è la quota di rifiuti che entra nell’economia circolare”.
Ecco perché la multiutility del Garda e della Bassa bresciana propone sempre l’adozione di misure di gestione completamente Porta a porta. I risultati della raccolta differenziata e del riciclo effettivo dei materiali sono il risultato dell’azione condivisa del gestore del servizio, dell’amministrazione comunale e, prima di tutto, dei cittadini.
I tre Comuni premiati:
- Offlaga è una delle due new entry nella classifica dei Comuni ricicloni della provincia di Brescia. Garda Uno ha preso in mano la gestione del servizio Igiene urbana il 1° ottobre del 2021, concludendo l’anno con il 73% di differenziata. A fine 2022 questo dato sale all’86%. E si nota un netto calo anche dei rifiuti indifferenziati (-60%): dai 133 chilogrammi l’anno prodotti nel 2021 la quota scende l’anno dopo a 53,5 kg. “Il risultato è merito di un efficientamento del servizio sul territorio e, in particolare, della fruizione regolamentata del Centro di raccolta” spiega Pedercini.
- Prevalle è il dato più eclatante. Qui la diminuzione del rifiuto indifferenziato è stata drastica, passando in un anno dai 74 Kg per abitante (2021) ai 50 Kg (2022). Il motivo? A Prevalle è stata adottata la “tariffa puntuale” a corrispettivo. Significa che la tariffa è modulata in base alla quantità di rifiuto secco prodotto. Si misura di fatto quante volte viene esposto il bidone dell’indifferenziato. “Questo nuovo metodo non ha prodotto maggiore abbandono di rifiuti rispetto ai sistemi precedenti. Il sistema di Garda Uno funziona – puntualizza il direttore Pedercini – e i cittadini hanno risposto bene, comportandosi correttamente”.
- Calvagese della Riviera è un Comune da sempre gestito da Garda Uno: dal 2017 in poi la raccolta differenziata è sempre rimasta sopra l’80%. Nel 2021 era all’82,2%, l’anno dopo è salita all’83,3%. Anche la quota di rifiuti indifferenziati è inferiore ai 70 Kg per abitante.
Il consumatore e il riciclo (effettivo)
“Più i rifiuti sono differenziati bene, maggiore è anche il riciclo effettivo dei materiali: in questo modo - spiega il direttore Massimo Pedercini - diminuisce anche lo scarto dei rifiuti differenziati”.
Un obiettivo, quello del riciclo effettivo, che dipende anche dalle scelte del consumatore. Ad esempio, acquistare prodotti in vetro anziché in plastica è più sostenibile. Infatti il vetro è un materiale che per sua natura è quasi interamente riciclabile (95%), dando vita a nuovo vetro, mentre nel riciclo delle plastiche lo scarto è pari ad una quota non inferiore al circa il 40%.
“Quindi anche le scelte del consumatore, riducendo gli imballaggi, possono aiutare a creare sostenibilità”.