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Gardauno Spa

Idroelettrico

L’idroelettrico fra le fonti di energia in Italia è la capolista, seguita dal solare fotovoltaico. Anche nel bresciano tale sistema è ben diffuso e Garda Uno ha installato degli impianti con microturbine su rete.

In particolare, a Gardone Riviera, è stata installata una microturbina idraulica per il recupero energetico dell’acqua fluente nella tubazione del civico acquedotto alimentato, principalmente, dalle acque delle sorgenti Verghere e dalle acque emunte dai pozzi di località Gere. Le portate delle sorgenti, nel periodo di piena di ricarica degli acquiferi, raggiungono dei valori di circa 40 l/s, mentre il campo pozzi Gere può fornire un apporto idrico pari a circa 50 l/s. La produzione di acqua viene inviata al serbatoio di San Michele situato ad una quota di 410 m s.l.m.

L’installazione di tale microturbina ha richiesto la costruzione di un serbatoio di valle per garantire la continuità di erogazione dell’acqua potabile all’utenza di Gardone Riviera. La microturbina produce energia elettrica in bassa tensione ed è collegata in parallelo con la rete di distribuzione dell’energia elettrica.

La portata d’acqua sfruttata dalla turbina è legata alle necessità dell’acquedotto e la riduzione

elettrica è correlata ai quantitativi d’acqua che dal serbatoio di San Michele fluiscono verso l’abitato di Gardone Riviera.

Per quanto riguarda, invece, l’impianto di Tignale, esso sfrutta i livelli di “troppo pieno” dell’acquedotto comunale e li convoglia all’interno di una centralina per la produzione di energia elettrica. La condotta forzata è realizzata a partire dal serbatoio di Fontanelle fino al luogo dove è installata la microturbina, cioè a quota 350 m s.l.m. La condotta è realizzata in acciaio e lo sviluppo complessivo risulta essere di circa 420 m. Il percorso della condotta è in parte realizzato nel bosco sottostante il serbatoio di Fontanelle fino a raggiungere e seguire la strada che scende verso località Tesum.

L’ultimo impianto è stato inaugurato nel 2020 ed è ubicato a Magasa.

Si tratta di impianti in cascata, uno successivo all’altro, che utilizzano e valorizzano energeticamente le portate disponibili dalle sorgenti Tombea verso gli impianti acquedottistici di Magasa nelle località di Cordenter e Denai.

Gli originari impianti dedicati all’approvvigionamento ai fini acquedottistici sono stati riqualificati posizionando le turbine, in entrambi gli impianti, sulla sommità dei serbatoi esistenti. Tale posizione permette di sfruttare al meglio il dislivello esistente tra il punto di captazione (sorgente di Tombea) e il serbatoio sostituendo un pre-esistente riduttore di pressione. I fabbricati originari erano semplicemente costituiti da un serbatoio di forma tradizionale a pianta rettangolare con il tetto piano.

L’intervento ha voluto riqualificare anche l’impatto paesaggistico ricostruendo uno stile simile agli esistenti “fienili di Cima Rest” ponendo sul tetto piano una capanna sotto la quale sono state posizionate le turbine ed i relativi impianti tecnologici. Altro aspetto importante è stato quello di azzerare l’impatto acustico locale ponendo particolare attenzione ai materiali utilizzati nella costruzione delle capanne ospitanti scegliendo componenti con particolari caratteristiche fono assorbenti. Stesse attenzioni per i colori e la mitigazione circostante nel riposizionare il naturale pendio preesistente riseminando le essenze locali. Le turbine sono state attivate a settembre 2020.

Ad oggi, si stanno studiando delle altre possibili installazioni presso vari comuni soci.

Sei un Comune o un Ente che ne vuole sapere di più?

Pensi che nel tuo territorio ci sia la possibilità di installare un impianto idroelettrico?

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