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Idrogeno dal sole, capofila del progetto il consorzio Garda 1
Brescia punta sull'idrogeno

Da prima pagina:

Ottenere energia elettrica dall'idrogeno tramite pannelli solari: è l'innovativo progetto che una cordata istituzionale bresciana (formata dalla multiutility Garda Uno, capofila dell'iniziativa, Associazione comuni bresciani, comune di Manerba, Università Cattolica e Api) sostenuta da Regione Lombardia e Unione Europea, sta mettendo a punto.

Nei meso scorsi sono stati organizzati diversi corsi per docenti e specialisti del settore; domani è in programma un convegno all'ateneo di via Trieste, sarà utile per illustrare il progetto soprattutto dal punti di vista scientifico, mentre un primo impianto pilota in queste settimane farà tappa in numerose piazze della provinvia di Brescia permettendo così alla gente di conoscerne le potenzialità.

Segue a pagina 14:

Brescia punta sull'idrogeno
Cordata istituzionale, con finanziamento dell'Unione Europea, per la ricerca di fonti alternative - Pronto un impianto pilota. Promozione nella piazze della provincia.

A brescia c'è chi investe milioni di euro per realizzare oggi, una centrale turbogas, ma c'è anche ci pensa al futuro energetico, ambientale, sociale della provincia.

Si tratta di una cordata di istituzioni (Associazione comuni bresciani, comune di Manerba, Api, università Cattolica, con capofila la multiultility Garda 1) che stanno studiando il progetto "Idrogeno dal sole": un prototipo per la produzione di energia elettrica dall'idrogeno mediante celle solari innovative e ad alto rendimento.

Un progetto finanziato dalla Regione Lombardia (560mila euro) e caldeggiata dall'Unione Europea, che dovrebbe terminare nel febbraio 2006 (ma gli enti pubblici e privati bresciani coinvolti nelle ricerche hanno tutte le intenzioni di autofinanziarsi un altro anno di studi).

Dopo il convegno in programma domani all'Università Cattolica (come anticipato nell'edizione di ieri) dove verranno approfonditi gli aspetti scientifici della ricerca, per circa un mese il piccolo prototipo per la produzione di idrogeno verrà portato in decine di piazze della provncia.

Molti bresciani potranno capire cosa è l'idrogeno. Perchè è la risorsa energetica del domani. Quello che non verrà detto, è perchè i fondi per la ricerca scarseggiano.

IL PROGETTO - La fase pratica e concreta del progetto è la realizzazione di un impianto pilota da 5khilowatt (più che sufficiente per il fabbisogno energetico di una abitazione).

Semplificando il più possibile: un pannello fotovoltaico capta i raggi solari e li trasforma in energia necessaria all'elettrolisi, ovvero alla divisione dell'acqua (H2O) nelle sue tre molecole: l'ossigeno viene rilasciato in atmosfera, idrogeno viene immagazzinato in bombole ad idruri ad una pressione vicina allo zero.

Non tutta l'energia prodotta dal pannello fotovoltaico viene impegnata per l'elettrolisi; una buona parte viene conservata per la notte, al fine di garantire la sufficienza energetica ad una famiglia 24 ore  al giorno.

Tra quanto sarà possibile avere impianti ad idrogeno nelle nostre case? "Non molto, una decina di anni - spiega Claudio Arivetti, responsabile della diffusione del Progetto Idrogeno dal sole -. Adesso i costi sono ancora molto alti perchè creiamo prototipi. Un impianto da 1 kw costa su per giù 180mila euro". Ma parallelamente alla ricerca scientifica anche i costi subiranno forti ridimensionamenti.

Il pool tecnico scientifico (una ventina di ricercatore, molti bresciani) sta anche studiando la possibilità di ricavare l'idrogeno dalle biomasse, anche se va risolto il problema della depurazione del gas delle biomasse, che essendo 'sporco' (è ricco di particelle di monossido di carbonio e solfati) va ad intasare le membrane delle celle a combustione dell'idrogeno.

"Stiamo lavorando per mettere a punto il processo - aggiunge l'ingegner Arivetti - e abbiamo già ottenuto buoni risultati". L'idea è la pulizia mediante un sistema teorizzato presso la facoltà di chimica di Milano: si pulirà il gas grazie ad una cella combustibile inversa.

DIFFUSIONE DEL PIANO - Negli ultimi quattro mesi sono stati organizzati diversi corsi per docenti delle scuole medie superiori, soprattutto gli istituti tecnici, in modo che possano diffondere tra gli allievi la cultura dell'impiego delle fonti rinnovabili e del vettore idrogeno.

Corsi ad hoc anche per specialisti del settore, neolaureati in materie scientifiche, liberi professionisti, in modo da favorire l'integrazione di queste tecnologie nei settori dell'edilizia, dell'agricoltura e dell'industria.

Sono stati attivati workshop con gli studenti degli ultimi anni delle scuole medie superiori dei settori agricoltura, industriale, tecnologico ed edilizia che si concludernno con una giornata dimostrativa alla casa tecnologica di Brunate (Como) che viene illuminata e riscaldata ad idrogeno.

Oltre al convegno all'Università Cattolica con l'inizio del 2006 un prototipo di impianto ad idrogeno della potenza di 1kilowatt verrà portato nelle piazze di diversi comuni bresciani.

In programma anche un incontro al Comune di Manerba del Garda dove si discuterà dell'applicazione dell'idrogeno nella vita di tutti i giorni.

"Dobbiamo fare capire alle casalinghe bresciane - chiude Arivetti - che la loro lavatrice potrà davvero funzionare anche senza il contatore dell'energia elettrica".

Fonte: Brescia Oggi

Data di pubblicazione: Giovedì 1 Dicembre 2005

Immagine di copertina: da articolo originale

 

 

 

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