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Giornale di Brescia «Depurazione del Garda, la soluzione resta Visano»

Lo ribadisce il presidente della Provincia, Mottinelli: «Cerchiamo un accordo bonario colgestore Vstr».

La certezza di Lonato: «Qui l’impianto non si fa» – L’ipotesi bocciata – In Consiglio comunale è intervenuto anche il presidente di Garda Uno, Mario Bocchio.

«Non esiste alcun progetto per il depuratore unico in territorio di Lonato.

Il progetto preliminare che diventerà esecutivo è e rimane a Visano: e poco ci interessa il manufatto che lì insiste, quanto piuttosto quell’area, perché è già destinata alla depurazione e ci consente di non sottrarre territorio altrove»: parola di Mario Bocchio, presidentedi Garda Uno, intervenuto martedì sera in Consiglio comunale in relazione ad un ordine del giorno inserito su richiesta di buona parte delle forze di minoranza.

Ordine del giorno in cui si impegnava il Consiglio stesso a dire no al depuratore a Lonato e a valutare altri progetti.

La questione è stata dibattuta per oltre tre ore e ha visto l’intervento di due esperti, li ingegneri Giorgio Bertanza e Mario Giacomelli, i quali hanno spiegato la necessità di rivedere in chiave unitaria il sistema di collettamento e di depurazione e l’urgenza di farlo presto.

Alla base della richiesta formulata da Flavio Simbeni, Andrea Locantore, Rossella Magazza, Daniela Carassaie, Paola Perini, la volontà di chiarire alcune voci, e dichiarazioni ufficiali, che vedevano Lonato come «terra del nuovo depuratore».

Voci e dichiarazioni per cui i cinque chiedevano una presa di posizione precisa, un fermo «no», insomma, perché, ha detto Simbeni, «sarebbe un’ulteriore offesa al nostro territorio».

«Fantasie», per Bocchio, secondo il quale «la strada maestra è una e va sostenuta, non ostacolata con le chiacchiere».

E pure il sindaco Roberto Tardani è convinto: «Quella di Lonato è un’ipotesi chiusa e vecchia di dodici anni». Nessuno vuol fare il depuratore a Lonato, dunque, ma l’ordine del giorno che chiedeva di metterlo nero su bianco è stato comunque respinto.

Così come respinto, ma dai proponenti, è stato l’emendamento avanzato dal consigliere di maggioranza Michele Ugolini che, in un certo senso, tentava di andare incontro alle richieste degli stessi proponenti di minoranza per arrivare ad un sì unanime.

Nell’emendamento, «alla luce del fatto che ci è stato ben chiarito che tutti gli studi sono orientati a Visano», si chiedevano «agli organi competenti informazioni dettagliate sull’effettiva collocazione del depuratore», eliminando ogni riferimento, dunque, all’ipotesi lonatese e pure alla valutazione di altri progetti.

Bocciato, l’emendamento, dal consigliere proponente Magazza perché «si dà per scontato che si farà un depuratore unico, mentre noi chiediamo la revisione del progetto».

Emendamento ritirato, dunque, ordine del giorno al voto così com’era e infine bocciato.

Perché, ha concluso il sindaco, «non dobbiamo valutare altri progetti: ne abbiamo già uno e prevede il depuratore a Visano».

ALICE SCALFI

Fonte: giornaledibrescia.it


Brescia Oggi: «Il depuratore del Garda non si farà mai a Lonato»
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bresciaoggi.it

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