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Gardauno Spa

Dubbi e interrogativi, nell’ultima riunione del Consiglio comunale di Salò, per l’ok alla società unica provinciale (Acque Bresciane) di gestione del servizio idrico integrato.

All’inizio il capitale sarà di 100mila euro, sottoscritto per 30 mila da Garda Uno, 30 mila da Aob2 per l’ovest bresciano, 20 mila dalla Provincia, 10 mila da Sirmione Servizi e 10 mila da Sir per la Valcamonica.

Entro il dicembre 2018 verrà effettuata una gara europea, per aprire al privato, che potrà acquisire una quota compresa tra un minimo del 40 per cento e un massimo del 49 (gli enti pubblici conserveranno almeno il 51 per cento), con un comitato di garanzia a dare gli indirizzi operativi strategici.

A SALÒ la maggioranza, pur sollevando qualche perplessità, ha detto di sì al regolamento (10 voti), mentre le minoranze si sono astenute (4). È stato in particolare l’ex sindaco Giovanni Cigognetti a esprimere riserve. «Ratifichiamo a scatola chiusa le decisioni prese in Provincia. Sarebbe stato opportuno almeno un passaggio nei Comuni più importanti».

Tre le domande finali: «Che differenza ci sarà fra i comuni proprietari al 100% delle condutture, e chi le ha già cedute? La tariffa dell’acqua sarà unica per tutti? Quali le prospettive del Garda Uno, che rimane senza un ramo fondamentale di attività?».Per avere risposte verrà convocato Mario Bocchio, che guida Garda Uno.

Il sindaco Giampiero Cipani ha affermato di condividere le preoccupazioni della minoranza, sostenendo al tempo stesso che Acque Bresciane, un mix di pubblico e privato, rappresenta comunque la migliore soluzione possibile.
SE.ZA.

Fonte: bresciaoggi.it

Data di pubblicazione: Martedi 21 Giugno 2016

Links: comune.salo.bs.it

Copertina: da news originale

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