Raccolta «porta a porta» per dire addio al turismo dei rifiuti – Entro la primavera al via il nuovo metodo. Obiettivo è il 65% di differenziata.
Entro primavera la raccolta dei rifiuti sarà porta a porta. Anche San Felice si converte al sistema adottato in tutti i Comuni limitrofi e preferito dal 70% dei paesi lombardi.
Il percorso è cominciato a dicembre, con una delibera della Giunta che ha ufficializzato la scelta: «Puntiamo al 65% di raccolta differenziata entro la fine del 2016 – spiega l’assessore all’Ambiente Rodolfo Trenti -.
Attualmente siamo al 50%. Una percentuale comunque rispettabile, raggiunta soprattutto grazie alla sensibilità dei feliciani e alla scelta dell’Amministrazione di installare sul territorio micro-isole ecologiche con cassonetti specifici per ogni tipo di rifiuto».
Il porta a porta al via in primavera sarà «spinto», cioè con la raccolta a domicilio di tutti i rifiuti: «Nei prossimi mesi – sottolinea l’assessore – saranno organizzate riunioni informative con Garda Uno, e di sensibilizzazione sulle “best practices”, vale a dire le modalità per differenziare al meglio e per ridurre la quantità dei rifiuti prodotti, riduzione possibile con semplici azioni quotidiane.
L’obiettivo è dunque di spingere i cittadini sia a produrre meno scarti, sia a smaltirli nella maniera più adeguata».
Ma non solo, perché con l’entrata in funzione della raccolta a domicilio «si supererà la frammentazione attuale – conclude Trenti – che vede San Felice attorniato da Comuni dove già è in vigore il porta a porta: Manerba, Puegnago e Salò».
In questo modo si risolverà un problema non da poco, quello del «turismo dei rifiuti»: l’immondizia dei «pigri» residenti nei paesi confinanti non finirà più a San Felice.
A. SC.
Fonte: Giornale di Brescia
Pubblicato: Martedi 12 Gennaio 2016
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Fotografia di Copertina: da articolo originale