Ags entra in Garda Uno: si va verso un'unica multiutility del lago
La compagine sociale si allarga ai veronesi ed è pronta a investire 19 milioni in chiave green
Ags entra in Garda Uno e il desiderio di avere un'unica società di servizi sul lago comincia a realizzarsi davvero. E, altra notizia, gli investimenti per il prossimo triennio, anche e soprattutto in chiave green, sfiorano i 19 milioni di euro.
Il presidente di Garda Uno Mario Bocchio ha annunciato l'ingresso di Ags nella compagine sociale nel corso dell'assemblea per l'approvazione del piano previsionale programmatico per il 2022e per il triennio 2022-2024: una «briciolina», lo 0,1%, ma fondamentale.
Fondamentale primo perché, dopo il recente ingresso del Comune di Offlaga, si allarga ulteriormente la compagine della multiultility padenghina, che, lo ricordiamo, presta i propri servizi in tutti i comuni lacustri e arriva fino alla Bassa bresciana: complessivamente, una trentina di paesi da Limone a Verolanuova.
Secondo, ma non per importanza, perché quel processo di collaborazione intrapreso oramai da anni con Ags compie un ulteriore passo avanti Ags, Azienda gardesana servizi, è l'omologa di Garda Uno in terra veronese: presieduta da Angelo Cresco, è una società a capitale interamente pubblico partecipata da venti amministrazioni di parte della Val D'Adige e della riviera veronese del Garda (tra cui Peschiera, Valeggio, Malcesine) nei quali gestisce i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione.
L'accordo. La collaborazione tra Garda Uno e Ags va avanti ormai da anni: dal «protocollo d'intesa» siglato nel 2015 per, dicendola con il presidente Bocchio, «parlare una stessa lingua» in termini di ciclo idrico e igiene urbana, fino all'accordo del 2018 relativo invece alle energie tradizionali e alternative.
Era stato definito un «fidanzamento», quel patto, e ora con l'ingresso di Ags nella compagine sociale di Garda Uno siamo all'accordo prematrimoniale: il vero «sposalizio» sarà la nascita della multiutility del Garda. Sposalizio che non sembrerebbe così lontano perché, come sostiene Cresco, «sono sempre di più coloro i quali credono in un lago aggregato in un'unica società di servizi che si ponga a garanzia di difesa dell'ambiente e del territorio».
In attesa dell'invito a nozze, si pensa al budget, presentato da Bocchio nella stessa assemblea: «Un documento steso sulla base della prudenza affermA - che il Consiglio di amministrazione ha approvato».
Un documento dai numeri rilevanti: per il prossimo anno sono previsti ricavi per 31,4 milioni di euro (saranno 31,9 milioni nel 2023 e 32,2 nel 2024) con costi di produzione pari a 26,9 milioni per 2022, 27,2 milioni per il 2023 e 27,5 milioni per il 2024. Sempre positivi i risultati finali d'esercizio.
Capitolo investimenti, che è quello che più interessa all'utenza finale. I programmi individuati sono due: il primo, per il mantenimento e l'ampliamento dei servizi erogati, ha un budget pari a poco meno di 7 milioni di euro sul triennio; il secondo, invece, riguarda nuovi investimenti sulla mobilità verde, nella ricerca e nello sviluppo.
Un capitolo, quest'ultimo, che sta particolarmente a cuore alla multiutility e per il quale prevede investimenti pari a 11,9 milioni di euro.
Alice Scalfi
Fonte: Giornale di Brescia
Data di pubblicazione: Domenica 05 Dicembre 2021