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Gardauno Spa

 

La parola chiave è condividere (energia rinnovabile) Così le CER coinvolgono tutta la Comunità: pubblico e privato 

10/04/2025
 

“Coinvolgere il maggior numero possibile di persone” nelle Comunità energetiche. Solo così sarà possibile attuare una vera “transizione” verso la sostenibilità. E per farlo “un tassello fondamentale” sono proprio le CER, acronimo di Comunità energetiche rinnovabili. A spiegarlo – in un’intervista al Giornale di Brescia del 28 marzo scorso – è Massimiliano Faini, direttore operativo Attività produttive di Garda Uno Spa, la multiutility bresciana che è riuscita ad aggregare circa 40 Comuni in un progetto di Comunità energetica d’area vasta, che potrebbe installare oltre 250 impianti.

 

Il direttore Attività produttive di Garda Uno spiega che nelle Comunità energetiche esiste una tariffa premiante, indirizzata sia a chi semplicemente consuma (energia condivisa) sia a chi la produce. Condividere è la parola-chiave, nel senso che cambia il modello (più efficiente) e si prova a far coincidere produzione di energia e consumo in loco. Un cambio di passo che apre all’intera comunità il concetto di “sostenibile”. In altre parole, il percorso verso la transizione energetica si può fare solo se sempre più persone vi partecipano. Un target che si raggiunge se ognuno fa la propria parte: Comuni, onlus, singoli cittadini e privati.

 

I benefici ci sono anche per gli Enti locali, che potrebbero “sostenere servizi essenziali” reinvestendo parte di quelle tariffe in alcune attività fondamentali, come ad esempio l’assistenza domiciliare.


Per tutti i dettagli vedi l’intervista di Faini al Giornale di Brescia del 28 marzo.

 

 

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