Brescia, primo esempio in Italia di comunità energetica rinnovabile
Un progetto di comunità energetica rinnovabile coinvolge 43 Comuni, 387 edifici e 22 cabine primarie. Una risposta da Regione e ministero sui finanziamenti permetterà di estendere l'energia prodotta in loco anche all'utenza privata.
Sono 43 Comuni (1.182 chilometri quadrati): 278mila abitanti residenti e 168mila utenti che consumano energia. È bresciano uno dei primi esempi in Italia di comunità energetica rinnovabile di area vasta: 387 edifici e 22 cabine primarie coinvolte nel piano di Garda Uno, società pubblica che da 50 anni si occupa di ambiente.
Ma la multiutility – spiega il direttore operativo, Massimiliano Faini – "dal 2006 produce energia con idroelettrico e fotovoltaico".
Come è nato il progetto Cer?
"Due anni fa. A Magasa, 110 residenti, abbiamo avviato la produzione di energia sfruttando la caduta dell’acqua. Il Comune ha azzerato la bolletta".
Il vostro piano prevede 43 comunità singole ma gestite all’interno di un’area vasta. Quali sono i vantaggi?
"Per ogni Comune è stato valutato un progetto ad hoc. Ma qui ci sono Comuni con vincoli paesaggistici: ragionando in sinergia potranno beneficiare dell’energia prodotta in loco grazie alla collaborazione dei centri vicini. Nell’Alto Garda una cabina primaria serve 5 comunità".
A che punto siete?
"Abbiamo valutato 254 edifici pubblici coprendo i tetti col fotovoltaico da 20 megawatt: potenzialmente sono disponibili 21 gigawatt ora di energia all’anno. Una famiglia consuma 3mila kilowatt ora".
Cosa manca?
"Una risposta da Regione e ministero sui finanziamenti: poi potremo aprire all’utenza privata".
L.B.
Fonte: ilgiorno.it
Data di pubblicazione: Domenica 02 Luglio 2023